martedì 12 aprile 2011
On 12.4.11 by FAI Foggia in Deliceto No comments
La Delegazione FAI di Foggia domenica 10 aprile, approfittando della bellissima giornata è partita alla scoperta di una dei paesi dei Monti Dauni Meridionali, Deliceto. La graziosa cittadina si eleva ad un’altitudine di 575 m. sul livello del mare, conta più di 4000 abitanti e dista circa 40 km da Foggia.
Le origini di Deliceto sono antiche e il castro, sviluppatosi in una zona caratterizzata dalla forte presenza dell’elce (o leccio), venne detto Iliceto e, infine, Deliceto: simbolo del Comune infatti è un albero su fondo azzurro sormontato da una corona.
I soci e gli amici del FAI sono stati accompagnati dai membri della Proloco e da una storica locale, la prof.ssa Grazia Iossa, che hanno raccontato con dovizia di particolari la storia dei luoghi visitati.
Prima di addentrarci per le vie di Deliceto ci siamo recati presso la Masseria Cavallerizza, pregevole masseria di proprietà privata le cui origini risalgono al 1600 e il cui nome conserva memoria di una destinazione militare per la preparazione dei cavalieri.
Dalla campagna alla città il passo è stato breve ed ecco la Chiesa dell’Annunziata (sec. IX) la più antica tra le chiese di Deliceto: sulla facciata principale figurano, a destra, la meridiana ripristinata nel 2006 e a sinistra un interessante reperto litico palindromo.
La passeggiata ci ha poi condotti al Castello Normanno-Svevo (sec. IX) che domina il paese e che ha subito fino al periodo aragonese ampliamenti e rifacimenti. Il castello è composto da due torri coniche angioine dette Molo e Parasinno e da una torre a base quadrata di età normanna detta Donjon o Torrione. L’ingresso è sormontato da uno stemma rettangolare dei Piccolomini D’Aragona risalente all’anno 1444. Nel mezzo del grandioso cortile vi è una cisterna di forma ottagonale per la raccolta dell’acqua piovana. Il castello è stato dichiarato monumento nazionale nel 1902. Ci è stato possibile percorrere il camminamento sulle mura e visitare le numerose zone del castello, dalle scuderie al salone principale. Passando da un ambiente a un altro abbiamo ritrovato parte delle scenografie utilizzate durante le riprese del film “Noi credevamo” del regista Mario Martone.
Subito dopo ci siamo recati presso il Convento di S. Maria della Consolazione, fondato alla fine del ‘400 dal Beato Felice da Corsano, luogo di meditazione e spiritualità immerso nel verde e nel silenzio.
Stanchi ma felici siamo rientrati con le sporte piene di prodotti tipici e gli occhi colmi di bellezza.
Per ulteriori informazioni:
http://www.comune.deliceto.fg.it/
http://www.prolocodeliceto.it/zeroweb/
Le origini di Deliceto sono antiche e il castro, sviluppatosi in una zona caratterizzata dalla forte presenza dell’elce (o leccio), venne detto Iliceto e, infine, Deliceto: simbolo del Comune infatti è un albero su fondo azzurro sormontato da una corona.
I soci e gli amici del FAI sono stati accompagnati dai membri della Proloco e da una storica locale, la prof.ssa Grazia Iossa, che hanno raccontato con dovizia di particolari la storia dei luoghi visitati.
Prima di addentrarci per le vie di Deliceto ci siamo recati presso la Masseria Cavallerizza, pregevole masseria di proprietà privata le cui origini risalgono al 1600 e il cui nome conserva memoria di una destinazione militare per la preparazione dei cavalieri.
Dalla campagna alla città il passo è stato breve ed ecco la Chiesa dell’Annunziata (sec. IX) la più antica tra le chiese di Deliceto: sulla facciata principale figurano, a destra, la meridiana ripristinata nel 2006 e a sinistra un interessante reperto litico palindromo.
La passeggiata ci ha poi condotti al Castello Normanno-Svevo (sec. IX) che domina il paese e che ha subito fino al periodo aragonese ampliamenti e rifacimenti. Il castello è composto da due torri coniche angioine dette Molo e Parasinno e da una torre a base quadrata di età normanna detta Donjon o Torrione. L’ingresso è sormontato da uno stemma rettangolare dei Piccolomini D’Aragona risalente all’anno 1444. Nel mezzo del grandioso cortile vi è una cisterna di forma ottagonale per la raccolta dell’acqua piovana. Il castello è stato dichiarato monumento nazionale nel 1902. Ci è stato possibile percorrere il camminamento sulle mura e visitare le numerose zone del castello, dalle scuderie al salone principale. Passando da un ambiente a un altro abbiamo ritrovato parte delle scenografie utilizzate durante le riprese del film “Noi credevamo” del regista Mario Martone.
Subito dopo ci siamo recati presso il Convento di S. Maria della Consolazione, fondato alla fine del ‘400 dal Beato Felice da Corsano, luogo di meditazione e spiritualità immerso nel verde e nel silenzio.
Stanchi ma felici siamo rientrati con le sporte piene di prodotti tipici e gli occhi colmi di bellezza.
Per ulteriori informazioni:
http://www.comune.deliceto.fg.it/
http://www.prolocodeliceto.it/zeroweb/
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Search
Popular Posts
-
Gentile Ministro Prestigiacomo, in qualità di Capo Delegazione Fai di Foggia, a nome di tutto il Direttivo, interpreto il pensiero degli isc...
TAG
Aeroporto
(2)
Aeroporto Gino Lisa
(1)
app
(1)
Archivio di Stato
(1)
Ascoli Satriano
(1)
calendario
(1)
Capitanata
(2)
Cerignola
(1)
Ciak Cinema di Capitanata
(1)
concorsi
(3)
Conferenze Stampa
(2)
Convegni
(6)
Deliceto
(2)
Eremi di Pulsano
(6)
fai
(3)
FAI Foggia
(7)
FAI Marathon
(3)
FAI Scuola
(1)
Festa alla Piazza
(5)
Fiera
(1)
Fil Rouge
(1)
Foggia
(24)
Gargano
(2)
Gino Lisa
(1)
Giornate di Primavera
(14)
Gite
(3)
Incontri
(7)
Iniziative
(5)
Isole Tremiti
(3)
Lucera
(13)
Luoghi del Cuore
(16)
Manaccora
(2)
maps
(1)
mare
(3)
Masseria Pantano
(2)
mostra
(2)
Museo
(2)
Nature Show
(1)
news
(8)
Palazzo Dogana
(1)
Peschici
(1)
Petizioni
(1)
Petrolio
(2)
Pio&Amedeo
(1)
Rassegna Stampa
(8)
Salva l'Italia
(2)
Sant’Agata di Puglia
(1)
Scatto Matto
(1)
Scuola
(1)
Striscia la Notizia
(1)
territorio
(1)
UNPLI
(1)
workshop
(1)
Zaiana
(1)
0 commenti:
Posta un commento